Tamaki, l’ultimo figlio del boss della Yakuza, ha come migliore amico Tomoyaki un ragazzo più vecchio di lui di circa dodici anni. Un giorno Tomoyaki bacia Tamaki e quest’ultimo, confuso, scappa. Per non attentare nuovamente all’incolumità del suo amico Tomoyaki parte per tre anni facendo perdere totalmente le sue tracce e non mantenendo alcun legame. Tuttavia, quando torna, Tamaki si presenta davanti a lui confessandogli di essersi pentito di quella fuga. Sono trascorsi tre anni. Tre anni durante i quali Tamaki, uno studente liceale, non ha fatto altro che aspettare Tomoyuki, partito senza una parola, senza un saluto, senza spiegazioni, che lui vuole e pretende di avere.
Tomoyuki era il suo mondo. Un eccellente fotografo, figlio della guardia del corpo del padre di Tamaki. Una famiglia quella di Tamaki, legata alla Yakuza.
A tre anni di distanza dal Giappone, ecco che Tomoyuki ritorna, senza avvertire nessuno, ma Tamaki giunge nel suo studio per incontrarlo e non viene riconosciuto. Il suo Tomo-chan non si ricorda di lui. Dopo uno schiaffo e un rimpovero, l'uomo osserva attentamente quel volto offeso, e riconosce il bambino col quale è cresciuto. Tamaki vuole a tutti i costi riavvicinarsi all'amico, ma questi non glielo permette, c'è qualcosa che frena Tomoyuki dal comportarsi come davvero desidera. Qualcosa che Tamaki non ricorda.
Il motivo che ha spinto il suo Tomo-chan ad andare via. Il perchè i suoi due fratelli maggiori non vogliono che frequenti ancora quell'uomo.
Ma nessuno vuole dare risposta ai suoi quesiti men che meno Tomoyuki, che tenta di evitarlo in tutti i modi. Ma Tamaki è testardo e non si arrende, riuscirà a conquistare Tomoyuki e non sarà di certo quel passato che ha dimentico a fermarlo.